Monte Ciocci
Aperto nel 2013 e dal 2016 incluso nella Riserva Naturale di Monte Mario, il Parco di Monte Ciocci è uno dei parchi più “giovani” della città: una grande area verde tra il Vaticano e il quartiere di Monte Mario, una collina da cui si gode un panorama eccezionale su quasi tutta Roma, e in particolare sulla Basilica di San Pietro. Alla fine dell’Ottocento risalgono le due vecchie “casematte” a sud est del parco, parte della Cinta Fortificata del Campo Trincerato di Roma. Negli anni Settanta, la collina venne occupata da povere baracche di sbandati e operai: anche per questo motivo fu scelta da Ettore Scola come location del film “Brutti, sporchi e cattivi”
La natura “selvatica”, i prati e gli eucalipti, piantati negli anni Trenta del Novecento per drenare il terreno molto ripido, sono tra i punti di forza preesistenti del parco, oltre naturalmente alla terrazza panoramica con vista privilegiata sul “Cupolone” che, nelle belle giornate, permette di scorgere sullo sfondo anche i monti del Lazio. Nel 2014, al suo interno è stata inoltre inaugurata una pista ciclopedonale lunga cinque chilometri e con dieci punti di accesso dalle strade tradizionali, collega Monte Ciocci con Monte Mario, La pista ricalca il vecchio tracciato della ferrovia Roma-Viterbo.
Della progettazione esecutiva, sviluppata nel biennio 2006-2008, fu incaricata la società Risorse per Roma che curò con contributi specialistici gli aspetti idraulici, di sicurezza e dei computi metrici e documenti d’appalto per conto del Comune di Roma, affidando la progettazione paesaggistica del parco agli Architetti M. Antonini - S. Ferretti - S. Quilici e la progettazione del parco giochi e degli arredi all'architetto R. Liorni.